In questi ultimi giorni di quarantena le notizie si susseguono per informare tutti noi sull’avvio della tanto agognata fase 2. Si auspica una riapertura graduale di una serie di attività a decorrere dal 3 Maggio. Rimando i lettori ai decreti di attuazione di questa nuova fase perché io non ho la pretesa di illustrarli, anche perché personalmente non li trovo ancora definitivamente chiari al cittadino.

Voglio soffermarmi piuttosto su alcuni aspetti del come riprenderemo a vivere, anche se in modo graduale e soprattutto cosa questa quarantena ci avrà lasciato nei nostri animi per cercare di diventare degli individui migliori dopo questa terribile esperienza.

Non possiamo pensare che tutto possa riprendere in modo normale, dovremo quanto meno osservare le regole basilari di sicurezza per evitare nuovi rischi di contagio perché una situazione di vita tornata alla normalità nel vero senso della parola di fatto non potrà avvenire prima della primavera 2021; un tempo ancora molto lungo dove dovremo continuare in modo coscienzioso a convivere con regole di distanziamento, l’uso di mascherina e guanti ed altre norme igieniche che abbiamo comunque osservato in questo periodo di quarantena.

Un compito importante a mio avviso sarà quello delle famiglie che attraverso i genitori dovranno informare i giovani figli ad osservare con coscienza e senso civico queste norme a prescindere dalle imposizioni. Forti cambiamenti immagino ci saranno anche nel settore della scuola dove le classi con gli alunni dovranno essere organizzate in modo che gli allievi possano essere sistemati al loro interno con un adeguata distanza tra banco e banco. Anche a livello didattico secondo me i docenti dovrebbero fare delle conversazioni di approfondimento su tutta questa situazione e magari dare anche dei temi da sviluppare sull’argomento della quarantena e della divulgazione del virus covid-19 per capire che livello di informazione hanno recepito i giovani durante tutto questo periodo. Anche noi adulti ci dovremmo soffermare a riflettere su quanti cambiamenti ci sono stati nel nostro modo di vivere che dovranno servire e mio avviso ad affrontare la vita che ci si presenta davanti in un’ottica profondamente diversa, forse con una punta in più di ottimismo che in questo periodo, data la situazione, un po’ per tutti è venuto meno. Siamo tutti provati psicologicamente da una situazione difficile che ci ha tenuti in casa in maniera forzata per più di due mesi, costringendoci a nuove abitudini e ad arrangiarci per vivere in modo più o meno normale con quello che avevamo disponibile in casa; per fare un esempio mi riferisco anche alle molte persone che per mantenere una forma fisica si sono attrezzate in casa palestre fai da te ottenendo un risultato più o meno soddisfacente, o a chi si è improvvisato chef casalingo sperimentando ricette di ogni tipo, o ancora chi ha deciso di effettuare piccoli lavori di manutenzione, anche straordinaria, in casa che in tempi normali non si avrebbe avuto il tempo di fare. Mi auguro anche che tutti i professionisti e gli imprenditori possano trovare una nuova spinta emotiva, pur perdurando le difficoltà economiche, conseguenza di questa quarantena, per riprendere le proprie attività con immutato entusiasmo rispetto a quando sono stati costretti a fermarle. Bisognerà attendere con pazienza che tutte le categorie man mano possano riaprire per tornare ad una certa normalità anche dal punto di vista lavorativo. Per concludere speriamo tutti in tempi migliori e che si possa sconfiggere questo terribile virus che tanto ci ha assillato e che continua purtroppo a contare molte vittime. Riflettiamo e programmiamo la nostra Fase 2.

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10 Risposte
  1. Dario Pastorino

    Tutto è nelle nostre mani. Confido nel buon senso della gente, augurandomi che sapranno affrontare con intelligenza questa fase tanto agognata. Un passo falso e andrà tutto perduto.

    1. Grazie Dario per il tuo commento il futuro per me è sempre nelle nostre mani ma io vorrei essere ottimista in senso generale e credo che la gente dopo questa esperienza qualche cosa avrà compreso.

  2. Davide

    Auspico ci saranno responsabilità e accortezza, nonostante abbia molto timore di ciò che potrebbe essere:è un nemico nuovo, invisibile

    Un abbraccio

  3. Giuseppe Scorrano

    Leggendo il tutto! Presumo che questa è una situazione da non sottovalutare, c’è anche chi la considera una guerra fredda. Questa è un’esperienza di cui ne drovemmo fare tesoro, apprezzandone anche le cose minime! Io sono per il buon senso, e penso che col tempo ne usciremo fuori! E anche più forti di prima!

  4. Paola Barzi

    Io tutto dovrà essere messo in atto senza fretta alcuna… A mio avviso il difficile sarà in primis l’educare la massa ad nuovo modus operandi e poi il mantenere un comportamento “attento” per un periodo prolungato. Quello che a primo impatto potrebbe sembrare limitante al momento è invece l’unica arma vincente per ricominciare in sicurezza e “vivere”…questo è il punto.

    1. Grazie Paola per il tuo commento, sono anche io d’accordo che ci vorrà de tempo e non dovremo avere fretta di riprendere. Sono fiducioso invece che questa esperienza abbia lasciato a noi tutti qualcosa che ci faccia riflettere e rispettare ancora le regole che ci verranno date per un graduale ritorno ad una vita normale sempre in sicurezza.